Il governo greco ha ammesso che a queste condizioni, nei prossimi mesi sarà praticamente impossibile andare sul mercato delle emissioni.
Parallelamente sembra prendere corpo il piano di privatizzazioni da 50 mld per il 2011/2015, contrariamente a quella che era la volontà del governo stesso fino a pochi giorni fa.
Ma che succede? Forse è giunta l’ora fatidica? O forse ci si sta prendendo gioco dei mercati?
Il debito greco ha raggiunto ormai la soglia del 130% del Pil, e nonostante la cura da cavallo il deficit rimane al 10%. Una situazione del genere è insostenibile sotto gli occhi di tutti.
Tuttavia il valore di mercato del debito pubblico greco è assai inferiore alla soglia del 130%. Le obbligazioni emesse dal governo greco con scadenza superiore ai 4 anni quotano, per fare un esempio, al di sotto dei 60 centesimi. Un riacquisto sul mercato di dette obbligazioni finirebbe per abbassare il debito ben oltre la cifra incassata dal governo attraverso privatizzazioni o aiuti Fmi/Fondo salva stati. Chissà che in questi mesi il governo non abbia già provveduto a farlo.
Detto questo, credo che per almeno i prossimi 5 o 6 mesi si cercherà di tenere in vita il paziente, grazie ai troppi interessi che ruotano attorno alla solvibilità della Grecia.
Una volta ricapitalizzate le banche per portarle ai parametri di Basilea 3 vedremo comunque un’altra storia.