MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Guardando le immagini provenienti dal Giappone sembra davvero rivivere una scena del film “2012”, solo che questa volta è realtà.
Provo rabbia quando leggo in giro alcune analisi economico-finanziarie alla luce di questa apocalisse giapponese, segno che il Dio-Moneta la vince sulla consapevolezza di dover prendere atto dei limiti imposti da Madre Natura.
Sento parlare di ricostruzione, di difesa del nucleare, di problemi legati al rischio delle compagnie assicurative etc etc.
Tutti fanno a gara per tutelare i propri interessi, quando invece dovremmo fare noi tutti un esame di coscienza domandandosi quale sia il giusto ritmo da tenere, al fine di convivere al meglio con le leggi naturali.
L’incidente avvenuto nella centrale nucleare di Fukushima ha dimostrato che su 11 centrali una ha fallito, evidenziando un grado di errore del 10% circa. Un incidente nucleare significa mettere a rischio milioni di persone e generazioni future, per non parlare dell’intero pianeta, mentre me ne infischio delle assicurazioni di parte. Ammesso e non concesso, che il rischio di incidente possa essere ridotto al di sotto dell’1%, potremmo noi giocare con le sorti del pianetà? Per quale fine?
Colgo l’occasione per dire STOP al nucleare, per dire STOP alla corsa frenetica del PILLLLLLL tanto caro alle lobby.
Più che prevedere, il chè sarebbe stupido, spero vivamente che l’uomo apprenda la lezione sulla sua vulnerabilità e soprattutto sulla sua fragilità, visto che nel corso degli ultimi quindici anni, di apocalissi ne abbiamo viste anche troppe.
Ai giapponesi tutta la mia solidarietà e il mio cordoglio, nella certezza che rinasceranno ancora più forti e consapevoli, come il passato ci ha insegnato.

Categories: giappone

3 Responses so far.

  1. Mauro ha detto:

    Condivido la solidarietà ed il cordoglio per gli amici giapponesi. Non direi no al nucleare sulla scorta di questa catastrofe, rara se non unica. Il no al nuclere ha un costo elevato, che è probabilmente giusto pagare, visti i rischi, ma le alternative, purtroppo, non bastano…..tra x anni, quando non ci saranno alternative, che si farà?

  2. andrea ha detto:

    Io penso che qualche volta si debba prendere atto della lezione per migliorarsi noi tutti. La natura parla chiaro….abbiamo dei limiti e grossi. Cerchiamo di vivere decorosamente senza oltrepassarli.

  3. daniele ha detto:

    tragedie come queste chiaramente colpiscono per la dimensione e durezza.Ma alla fine la natura ritorna ciò che subisce, e con gli interessi.Non posso non ricordare la crudeltà perpetrata nello sterminio dei delfini e balene, esseri intelligentissimi, solo perché hanno una carne saporita per i loro sushi.Forse la natura meriterebbe molto più rispetto di quanto fin'ora abbiano fatto.Una lezione

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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