MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

La Fed ha calato la maschera. Acquisti per 600 mld di dollari in Bond, pari alla metà del pil spagnolo. Il tipografo quindi ci ha preso gusto a stampare dollari. Dollari che comunque rimangono nel circuito: Stato-Fed-Sistema Bancario, senza fuoriuscire per riversarsi nell’economia reale.
Si è scelto da tempo la strada della rivalutazione degli asset, immobili compresi, al fine di ridimensionare la voragine bancaria creatasi con lo scoppio del sub-prime (titoli tossici) e il fallimento della Lehman.
L’obiettivo della Fed è quello di riportare l’inflazione su livelli considerati accettabili, ossia più alti di quelli attuali. I mercati pertanto guarderanno ancora con più attenzione il livello dei prezzi al consumo.
Se le misure prese dalla Fed non bastassero, dico io, si passerà allo stralcio di alcuni titoli acquistati, riversando sistematicamente la liquidità sull’economia reale. Del resto chi meglio del tipografo, può decidere le sorti della politica monetaria?
Quindi non c’è da impressionarsi, almeno fino a che i Titoli di Stato smetteranno di rispondere alle sollecitazioni delle banche centrali, seguendo caso mai i pericoli di un’inflazione galoppante.
Il Dollaro questa sera si riporta su livelli di supporto contro Euro a 1,4130 e questo è un bel biglietto da visita per importare inflazione. I consumi americani tuttavia languono e per la Fed le operazioni non sembrano arrivate al termine…..anzi.
Da parte mia, come ho segnalato nel precedente post, sto andando per esclusione, considerando il fatto che sul mercato esistono molte società che in termini rischio/rendimento presentano caratteristiche troppo invitanti se rapportate ai rendimenti dei Titoli di Stato, i cui emittenti non certo si distinguono per credibilità o parsimonia.