MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Il grafico sopra descrive molto bene la correlazione di lungo periodo tra il Natural Gas e il Crud Oil. Da circa un anno il Natural Gas, tuttavia, sta continuando nella sua discesa, mentre il petrolio ha reagito dal picco minimo dei 40 dollari. La correlazione pertanto è cambiata? Direi che è troppo prematuro affermarlo. In passato ci sono state fasi in cui per un arco di tempo, anche superiore ad un anno, le quotazioni si sono allontanate fra di loro, a causa di una sovrapperformance proprio del Gas rispetto al Petrolio.Nel grafico che ho appena riportato è ben descritta la forza comparativa di lungo del Gas contro il Crude. Fino al 2007 il Gas si era trovato sempre con una forza superiore che durava dal 1994. Dal 2009 la forza sembra invece invertitasi e anche bruscamente. Ciò ovviamente non significa che sia venuta meno la correlazione fra le stesse fonti energetiche.
Cosa si nasconde tuttavia dietro questo?
Forse il petrolio ha superato il picco massimo delle scorte?
La Cina sta acquistando oltre il dovuto?
In queste domande c’è molta verità.
Con i paesi emergenti sempre più evoluti e affamati di petrolio, vi è un serio problema di livello di scorte, che possa garantire il fabbisogno negli anni avvenire. Ciò ha reso la domanda sempre elevata, se escludiamo la bolla del 2008, indipendentemente dalla crescita economica effettiva.
Il problema per il Natural Gas, presente in molte aree del Mondo, non è tanto quello di procurarselo, quanto invece quello dello stoccaggio.
In parole semplici quindi il Gas dovrebbe rispecchiare più correttamente lo stato dell’economia, a differenza del Petrolio, i cui valori sono influenzati dalla consapevolezza che stiamo entrando nella fase del famoso picco massimo.
Quello che devo dire tuttavia, è che se guardo alla forza comparativa, stiamo entrando in un terreno del tutto inesplorato, o meglio: rapporti così alti tra Crude e Natural Gas non vi erano mai stati negli ultimi 16 anni.
Troppo sacrificate quindi le quotazioni del Gas in rapporto al Petrolio?
Negli ultimi quindici anni, il gas ha sempre più sostituito il petrolio nella produzione di energia elettrica, il chè avrebbe dovuto, al contrario di adesso, invertire il coefficiente di forza comparativa descritto precedentemente.
Ciò mi fa pensare qindi, che in ottica di lungo periodo, i margini di utleriore caduta siano veramente limitati nella misura massima di un 10%.

Categories: commodities

6 Responses so far.

  1. alefederico ha detto:

    Mi permetto: in ottica di investimento bisogna informarsi bene sui prodotti da acquistare. Sia gli ETC su gas che su crude fanno pagare caramente diverse situazioni tipo roll over o altre alchimie difficilmente comprensibili.<br />Insomma, sono prodotti altamente speculativi buoni solo per trading di brevissimo periodo.

  2. the hawk ha detto:

    Vero. Il contango incide per circa il 15% annuo. Questo è il fattore che più pesa sull&#39;Etf.

  3. the hawk ha detto:

    Tuttavia la stessa penalizzazione la subiremmo in caso di acquisto del future, mese su mese. I problemi derivano dal costo dello stoccaggio, della stagionalità e altri fattori meno importanti.

  4. Anonymous ha detto:

    Cambio discorso guardando i mercati odierni: il senso logico avrà secondo te il sopravvento? I dati macro odierni non sono esaltanti, mi sembra e sotto le attese…. vedo anche un&#39;euro debole… solo speculazione ? Grazie per un tuo intervento o post. Maurizio

  5. andrea ha detto:

    Se guardo alla sitazione tecnica abbiamo ancora una grossa divergenza tra gli indicatori. Da una parte il Macd in posizione di acquisto, dall&#39;altra quelli di direzionalità che favoriscono un calo. Non parliamo delle medie in quanto costituiscono un groviglio nel bene e nel male, non fornendo chiari segnali. <br />Detto questo i mercati trovano sostegno a mio parere nell&#39;andamento dell&#39

  6. Anonymous ha detto:

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