Ve l’ho già detto e ve lo ripeto. Alla lunga il mercato azionario batte tutti, anche se è vero che alla lunga siam tutti morti.
Con questa provocazione voglio risaltare quanto sta accadendo sulle borse e parallelamente sull’oro, sceso questa sera a 1160. Gli spread sui titoli di Stato europei si stanno restringendo alla velocità della luce, mentre sui mercati azionari si è fatto indigestione anche del pesce avariato, come le banche, ovviamente a spese di quello fresco e più pregiato.
La seduta odierna pertanto va interpretata come una giornata di sistemazione degli asset: le banche non erano presenti nei portafogli e soprattutto venivano utilizzate nelle operazioni short per controbilanciare portafogli al rialzo. Anche i Pigs, utilizzati alla stessa maniera, stanno vivendo da giorni una fase migliore rispetto alle borse di spessore.
Pertanto direi che al momento stiamo vivendo ancora una fase laterale di lungo periodo, ma le premesse non sono male, visto che anche i più chiaccherati si stanno predisponendo in favore di una configurazione “possibilista” per un rally di agosto. Una diminuzione dell’avversione al rischio è quindi appurata e questo costituisce un elemento utile per pensare ad un aumento della componente azionaria negli asset degli istituzionali.
Il mese di luglio sta chiudendo con performance comprese tra il 7 e il 9 percento, contrariamente a quelle che potevano sembrare le convinzioni di qualche gufo, che sicuramente avrà una visione più illuminata di quella del sottoscritto.
Il mercato immobiliare conferma le mie convinzioni: le banche hanno meno bisogno di vendere sul mercato, trovandosi quindi nella possibilità di calmierare i prezzi di mercato.
Da un punto di vista tecnico l’indice Italiano ha superato marginalmente la resistenza come potete vedere dal grafico di cui sotto. Resistenza quindi a 21900 e 22750.
Ciao Andrea. Certo che il segnale fornitor oggi dai mercati sembra quello di qualche tempo fa: oltre certe barriere non si va !! Sicuramente le aziende che hai analizzato stanno ripagando davvero (vedi volkswagen o sqm p.es.); pensi che ci sia a questo punto necessità di correzione? Leggevo qualche ipercomprato (almeno di breve) e il Beidge book ha mostrato notevole incertezza in una vera
Chi pensa che da qui al 2011/2012 ci sarà una ripresa, soprattutto in Usa è un folle, questo sia ben chiaro. Gli incentivi sono finiti, gli stati sono cotti dai debiti e il sistema bancario non è certo nelle migliori condizioni. Quindi la domanda è: crescita zero a breve oppure recessione? Staremo a vedere<br />In un contesto di bassi tassi, alta disoccupazione e di cambiamenti economico sociali,