Ho già analizzato questa società in precedenti post, come potrete vedere nell’etichette. Riprendo il discorso al fine di approfondire ulteriormente questa realtà.
Societad Quimica Y Minera (SQM) è leader mondiale nell’estrazione e raffinazione di iodio, prodotti di nutrizione per le piante e litio.
Le condizioni climatiche sempre più ostili all’agricoltura, vedono un costante aumento dei volumi di approvigionamento di fertilizzanti atti a soddisfare la produzione di beni alimentari: mais, grano etc. Lo iodio invece è un bene che viene utilizzato principalmente nel campo medico e delle video immagini. Questi due rami di produzione incidono sul fatturato della società per oltre il 70%.
Tuttavia non sono trascurabili i ritmi di crescita nel settore del litio, dove la società è leader indiscussa. Basti pensare che la stessa ha accesso esclusivo alle miniere situate al confine tra Cile e Bolivia i cui giacimenti di litio sono i più ricchi del Mondo.
La storia di questa società parte dai primi anni ’60 per passare alla nazionalizzazione nell’83 fino ad arrivare alla privatizzazione negli anni ’90. In questi anni ha dimostrato di sapersi adeguare alle esigenze di mercato cogliendo le varie opportunità. Per questo basti pensare al ruolo strategico relativo allo sviluppo delle auto ibride ed elettriche, le cui batterie di alimentazione richiedono il litio.
Ovviamente in questi anni non sono mancati i lati difficili:
La crisi del 2008 ha infatti colpito i consumi di fertilizzanti per poi riprendere massicciamente nella seconda parte del 2009, mentre negli ultimi dodici mesi, ha sofferto della diminuzione dei prezzi del potassio e dello iodio, che tuttavia dovrebbero aver toccato livelli utili alla loro stabilizzazione. La società tuttavia è riuscita a sopperire alla diminuzione dei prezzi, attraverso un aumento dei volumi, ovviamente abbassando i margini di guadagno.
A differenza di una società tecnologica o di un’azienda industriale, Sqm per sua natura non soffre dell’obsoloscenza di magazzino, bensì delle oscillazioni delle materie prime, in particolare di quelle legate all’alimentare. Pertanto sarebbe un errore considerarla pienamente un azienda ciclica.
Per citare un esempio: sia nel 2008 (il migliore) che nel 2009 la società ha conseguito i due utili più alti della propria storia.
ANALISI TECNICA
Come possiamo vedere dal grafico il titolo ha rispettato in modo inequivocabile i ritracciamenti di Elliott-Fibonacci. Da alcune sedute osservo un aumento in termini di forza comparativa contro i principali indici, dopo un periodo di letargo piuttosto lungo. Il quadro delle medie di lungo è sempre riflessivo indicando nella fascia 37/39 l’area di rottura più importante. In termini di direzionalità gli indicatori sono molto bassi sul brevissimo periodo e ancora piuttosto elevati sul lungo. Pertanto ci troviamo in una fase di massima indecisione nella quale sarà necessario focalizzare eventuali punti di resistenza importanti. Una prima resistenza degna di nota sembra essere stata superata a 35,20. Supporto 33,80.
il titolo conviene tenerlo in portafoglio?