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Da lunedì il mercato, una volta smaltito gli eccessi, sarà più attento alla situazione macroeconomica e finanziaria, ma ciò non dovrà indurci in errore. Un ritracciamento nei prossimi giorni dovrebbe essere quasi inevitabile, con punte minime anche di 19800/20000, ma in tal caso la pericolosità di fraintendere la natura del mercato stesso sarà ancora elevata.
L’ipotesi che l’indice si stia costruendo una tendenza ribassista ben definita nel medio periodo, è molto realistica, ma per confermare ciò, dovremmo raccogliere elementi tecnici sufficienti, che al momento non sono presenti. E’ chiaro che adesso ci troviamo in un’area molto fitta di venditori, in quanto il livello di 21000 costituisce una resistenza non trascurabile, ben evidenziata dalla media a 55 gg, ma agire in assenza di convergenza ribassista potrebbe rivelarsi poco utile, in particolar modo alla serenità nel leggere il mercato a medio termine.
Sotto il profilo della forza, il mercato italiano è senza dubbio fra i peggiori. La reazione della settimana scorsa non ha fatto altro che richiudere solo una piccola parte dello spread perduto negli ultimi due mesi.
Ritengo utile pertanto una politica di sottopeso, alla luce anche, di una direzionalità sul lungo ben definita al ribasso. Solo la rottura di 22300 potrebbe stravolgere il quadro, ma per arrivare a quei livelli credo che debba passare ancora molta acqua sotto i ponti.
Dunque,neutri o ancora sbilanciati ?<br />Ciao. Fausto
Io rimango sempre timidamente al rialzo. Solo una cambiamento tecnico deciso mi porterà a cambiare strategia. Per il momento ho indicato l'area di 19800 come il livello sotto il quale assisteremo ad un cambiamento.