Quest’oggi voglio analizzare l’etf CRB in euro, che raggruppa tutte le principali materie prime, energetiche, alimentari e utili alla produzione di beni. In un anno esatto questo etf ha conseguito una performace del 13% circa, ovviamente tradotta in Euro. Questo significa che per l’Europa esistono maggiori potenzialità inflattive, rispetto agli Usa o alle aree asiatiche, almeno sotto il profilo dei beni di consumo primari.
Come possiamo osservare dal grafico, la tendenza è compresa da tempo all’interno di un canale rialzista la cui resistenza è situata a 21 euro, mentre il supporto a 18 euro.
Su questo etf la componente petrolio ed energetica incide in una misura superiore al 30%.
Ad oggi il rialzo è arrivato a ritracciare il 38% del forte ribasso iniziato nel 2008. Il quadro delle medie mobili di lungo periodo si trova al momento in posizione rialzista sottolineando l’importanza del supporto descritto in precedenza.
Osservando alcuni indicatori possiamo ipotizzare una rottura al rialzo del canale precedentemente descritto con accelerazioni per target 21,50 e 25 nel lungo periodo. Primo livello di arresto della tendenza rialzista sotto quota 20.
La cosa interessante è che i volumi circa due mesi fa hanno visto il raggiungimento di nuovi massimi storici, segno che vi è stata un’accumulazione rilevante di posizioni. Ritengo pertanto questo etf un elemento utile alla diversificazione del portafoglio, là dove si voglia salvaguardare la perdita di potere di acquisto della moneta in ottica di lungo periodo. Ovviamente non lo suggerisco da un punto di vista speculativo. I fattori in questo caso sono molto complessi.