Il Gruppo Volkswagen, con sede a Wolfsburg è la più grande casa automobilistica in Europa. Nel 2009, il Gruppo ha aumentato il numero di veicoli consegnati ai clienti a 6.336.000 (2008: 6.257.000), pari a una quota del 11,3 per cento del mercato automobilistico mondiale. La quota in Europa del gruppo è superiore al 20%, mentre nel 2009 il fatturato ha visto una flessione rispetto al 2008 attestandosi a 105 mld dai 113 precedenti. Resta il fatto che nonostante il periodo più disastroso degl ultimi 50 anni, il gruppo Volkswagen è riuscito a chiudere il bilancio in utile, pari a 900 mln.
Il gruppo è composto da nove marchi provenienti da sette paesi europei: Volkswagen, Audi, Seat, Skoda, Volkswagen Veicoli Commerciali, Bentley, Bugatti, Lamborghini e Scania.
Ogni marchio ha il suo carattere e funziona come un’entità indipendente sul mercato. La gamma di prodotti si estende dalle piccole vetture a basso consumo, ai veicoli di lusso.
Uno dei punti di forza di questa società è sicuramente Audi che raggiunge un nuovo record di vendite di 360.760 auto consegnate nel periodo Gennaio- Aprile 2010, ossia + 23,7% rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2009. Nei primi tre mesi dell’anno Audi ha generato un fatturato di € 8.260 milioni (2009: € 6.700 milioni), in crescita del 23,3 per cento rispetto all’anno scorso. L’utile operativo è aumentato più del 30 per cento a € 478 mln (2009: € 363 mln).Con la crescita qualitativa, Audi continua a perseguire l’obiettivo di diventare il marchio premium di maggiore successo.
Nell’ambito della sua strategia 2020, il Gruppo mira a conseguire un rendimento costante sugli investimenti di oltre il 18 per cento e un ritorno sulle vendite al lordo delle imposte di oltre l’8%
Audi continuerà a portare avanti la creazione di nuovi modelli. Solo nel 2010, l’azienda lancerà 12 nuovi prodotti sul mercato. Si va dalla nuova vettura sportiva urbana di piccole dimensioni, la A1, al nuovo modello di lusso della A8, il cui lancio ha riscontrato un grande successo. Un altro evento di quest’anno sarà l’anteprima mondiale della Audi A7, che segna l’ingresso di Audi nel segmento delle coupé di lusso. Altre nuove offerte di Audi includeranno la nuova RS 5 e la Q5 ibrido, un modello full-ibrido che dovrebbe essere lanciato alla fine del corrente anno.
L’ottima gestione di questa società è inoltre confermata dai bonus offerti ai dipendenti a titolo di premio produzione, oltre che all’assunzione di oltre nuovi 350 giovani dirigenti. Sembra proprio un altro pianeta.
Anche Volkswagen non è da meno in quanto, a livello consolidato nei primi quattro mesi le consegne di auto sono ammontate a 2,34 mln crescendo del 20%, contro la media del settore che è salita del 18%. Da sottolineare che di queste 2,34 mln di autovetture, oltre 600 mila sono state consegnate in Cina con una crescita su detto mercato del 50%; quindi fatti e non pugnette!!! Cresce anche il mercato in Usa, mentre rallenta in Germania le cui consegne ammontano sul totale per il 15%. Francamente è impressionante la quota in Cina, segno questo che la società ha penetrato il mercato nel modo giusto. La crescita di Volkswagen in questi ultimi mesi è dovuta principalmente alla forte richiesta di prodotti tecnologicamente avanzati da un punto di vista ambientale. La cosa interessante è che anche Skoda e Seat hanno contribuito in modo inequivocabile alla crescita del fatturato.
Non dobbiamo inoltre dimenticare che dal corrente anno la società consoliderà il marchio Porsche.
Da un punto di vista finanziario, Volkswagen capitalizza circa 30 mln di euro contro i 9,5 mln di Fiat. Il paragone tuttavia non può essere fatto a causa della globalità e la penetrabilità in cui opera il gruppo tedesco. Il paragona ad esempio può essere fatto con Toyota ad esempio. Quest’ultima capitalizza sul mercato circa 80 mln di euro a fronte di un fatturato superiore del 20% rispetto a Volkwagen. Personalmente credo che su quest’azione ci troviamo di fronte ad un rapporto rischio/rendimento molto interessante.
ANALISI TECNICA: l’azione più liquida è senza dubbio la privilegiata (VOW3), quella cioè che non dà il diritto di voto in assemblea ordinaria. Come tutto l’equity i minimi sono stati segnati a inizio 2009. Da allora il titolo ha intrapreso un trend rialzista piuttosto regolare il cui supporto ad oggi lo troviamo a 64 circa. Teniamo conto che a 65 euro è stato sottoscritto l’aumento di capitale per ben 4 mld di euro. Un ripiegamento sotto tale prezzo per più giorni rappresenterebbe un fatto piuttosto preoccupante e di questi tempi, visti i fattori esogeni che potrebbero arrivare non sarebbero da escludere, ma questa è un’altra storia. Il quadro delle medie è sempre al rialzo nel lungo, mentre nel breve si conferma quota 71 euro la resistenza più importante. Sotto l’aspetto di lungo la resistenza è da indicare a quota 77. In caso di rottura di questo livello il target potrebbe essere indicato a quota 92, mentre sotto 63 di presenterebbero livelli di acquisto più interessanti a quota 57 euro.
In termini di forza comparativa il titolo è nettamente superiore all’indice Eurostoxx50 e non è da meno rispetto al Dax, il iù forte in Europa.