MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Fino ad oggi solo due mercati hanno tenuto meglio di altri, fra i principali europei intendiamo, e sono: quello tedesco e quello francese. Nelle ultime settimane l’indice della borsa di Parigi, il Cac 40, è sprofondato tuttavia sotto la media a 200 giorni, segnale che ancora non è presente sul Dax. Il recupero dai minimi della scorsa settimana ha consentito all’indice di risalire sopra l’importante supporto di 3560. Una rottura di questo livello, infatti, aprirebbe la strada in favore dei 3000 punti. Da un punto di vista ciclico è molto probabile che i minimi saranno raggiunti entro la prima decade di giugno. Ovviamente sto parlando di minimi di medio periodo, che niente hanno a che vedere con la fine di un ciclo di lungo periodo. Dico solo che vi sono buone possibilità intorno a quel periodo di cogliere alcune opportunità in ottica tattica. Il quadro delle medie si sta configurando al ribasso in ottica di lungo periodo, costituendo adesso la più importante resistenza a quota 3800. Sto osservando inoltre, una forte direzionalità negativa nel breve periodo e assolutamente non trascurabile nel lungo. Questo rafforza ancor più la possibilità di un periodo non proprio idilliaco per il mercato nei prossimi 20 giorni. Anche le medie settimanali, situate a 3830 e 3630 sono state perforate al ribasso, generando un chiaro segnale ribassista. I titoli che stanno affossando la borsa francese sono da ricercare ovviamente nelle banche: Societè Generale, Dexia e Credit Agricole i più pesanti, ma non trascurerei la debolezza di altri come Peugeot. Fra i titoli più difensivi invece figurano Danone e Vivendi. In ogni caso come possiamo vedere, le crisi partono dal basso……piano piano sono i grandi che si accodano, se il virus non viene isolato. Scherzi a parte, il sistema bancario francese è fra i più esposti con la Grecia, e se è vero che le banche italiane non lo sono è da segnalare il loro forte legame con i cugini transalpini.
Ecco di seguito una classifica delle borse europee in ordine di forza comparativa, iniziando ovviamente dal migliore: Germania, Belgio, Francia, Italia, Portogallo e Spagna.
Per quest’ultima, che a me suona come un campanello di allarme per il Bel Paese, le cose si stanno facendo davvero complicate. Del +14% di lunedì è rimasto solo un +4%. In questo caso la direzionalità ribassista è ben definita non solo sul breve, ma anche sul lungo.
Fra i titoli che più mi preoccupano è Bankinter, che è la sesta banca spagnola. Il titolo rispetto ad agosto (alla faccia di chi da agosto vedeva il TORO, perchè mi sembrano più le fregature che il resto) si è dimezzato, sprofondando sotto i minimi di marzo 2009 di un bel 10%, troppo per i miei gusti. Se penso al settore immobiliare, quindi, e faccio 2+2, il mio pensiero si sposta automaticamente alla drammaticità che il settore bancario spagnolo potrebbe vivere nelle prossime settimane. Lascio a voi immaginare l’effetto domino.
Categories: Anali Tecnica, Cac40, spagna

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  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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