Qui a fianco potete osservare l’impennata del famoso Vix, un indicatore ufficiale di volatilità, che molte istituzioni finanziarie utilizzano, al fine di calibrare il rischio dei propri portafogli.
Fino a qualche settimana fa, girando in qua e là, fra alcune delle principali case di investimento, mi resi conto che nulla era cambiato, rispetto a due o tre anni fa.
A niente era servita la crisi dei sub-prime, il fallimento Lehman e l’abisso dei mercati tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009.
Con una semplicità assurda, ma soprattutto senza un briciolo di memoria, si era ritornati a vendere i soliti modelli matematici di asset-class, fatti di percentuali azionarie (a dire il vero le trovavo altissime) e obbligazionarie, trascurando la qualità dettagliata dei prodotti.
Questo mi dice, prima di tutto, che il sistema finanziario non si è affatto adeguato al cambiamento epocale, del quale è protagonista il Mondo intero. Certe professioni, dico io, magari sbagliandomi, andrebbero addirittura riviste, perchè in contrasto con i bisogni dei cittadini, i quali spesso, vengono sollecitati ad agire in assenza di consapevolezza, per sottoscrivere prodotti molto redditizi per le banche e non.
Fatta questa breve premessa, devo constatare, che negli ultimi 8 mesi è avvenuta una chiara distribuzione a spese dei risparmiatori. Pensiamo solo per un attimo alle emissioni di corporate o agli aumenti di capitale, che non hanno fatto altro che spostare l’esposizione delle società quotate dalle banche agli investitori.
Nelle ultime settimane i mercati, che non possono essere manovrati all’infinito, hanno rivelato la sua natura, adeguandosi a quello che è, ormai da tempo, un periodo di decadenza, almeno per quanto riguarda i paesi occidentali. Il grafico dell’indice FTSEMIB della borsa italiana mostra da che parte stiamo andando, vista la netta rottura del canale di medio periodo. Osservando gli indicatori di lungo periodo, in questa settimana abbiamo avuto una forte accelerazione della direzionalità ribassista. Probabile qualche assestamento a ridosso dei valore attuali, ma la rottura della soglia posta a quota 22000 è stata troppo netta per essere un falso segnale. Supporti in sequenza li troviamo a 18650, 18100 e 17400. Solo su quest’ultimo livello considererei reazioni contrarie. Primo importante livello di resistenza a quota 20000.
Per chi volesse conoscere le proiezioni Eurostoxx: Io intanto mi preparo un pò di punti fermi.
Mi permetto di dire che le donazioni scarseggiano assai, anzi direi zero……Siete tutti invitati a contribuire…grazie.
Dunque da oggi cambia qualcosa Andrea ? Si è data una lezione alla speculazione? I rialzi ed i volumi sono davvero forti… O ci si deve aspettare un affievolirsi di questa euforia, che forse sta creando una nuova bolla?<br />Grazie. Mauro
….nel senso che: rimane valido l'articolo relativo allo stoxx ?..<br />Mauro
Ecco, tutto risolto! E ci voleva tanto? Stop ai ribassi un po' di laterale e poi si tornerà a correre. I ribassisti hanno preso una bella legnata!!Sono troppi gli interessi in gioco perchè così facilmente i mercati possano inesorabilmente scendere..e non credo nemmeno sia una questione di breve questo rialzo. Buon lavoro. Edgardo
Beh Edgardo, prova a sentire anche questo personaggio:<br />CLAMOROSO: AXEL WEBER (BUNDESBANK) CRITICO SUL PIANO DI SALVATAGGIO UE<br />di WSI<br />Il governatore della Banca centrale tedesca e candidato n.1 alla guida della BCE parla di "rischi significativi" nel piano di riacquisto di eurobond. L'euro scivola.<br />Fausto