Ho dato uno sguardo ai dati americani e ne ho tratto le seguenti deduzioni: gli americani ritornano a non risparmiare. Le spese infatti aumentano ad un ritmo superiore alla crescita dei salari, nonostante la fiducia sia a livelli minimi. Unico indicatore che posso leggere positivamente è l’Ism manifatturiero che sale a 60 punti.
L’aumento del costo della vita sembra rosicchiare nuovamente il tasso di risparmio degli americani o meglio diminuire il proprio potere d’acquisto.
In ogni caso a Wall Street poco importa sapere se domani ci saranno meno soldi da spendere, l’importante è avere l’uovo oggi, piuttosto che la gallina domani. Per meglio sottolineare il grande boom americano del momento, ho appreso che in questo mese è stato battuto il record degli uffici vuoti, pari al 17,5% del totale.
Per avere un’idea del formidabile miracolo americano basta dare uno sguardo al grafico che descrive l’andamento delle vendite auto negli ultimi 45 anni. Dopo gli incentivi il mercato sta nuovamente assestandosi sulla parte bassa anche se in modo non violento, in quanto le case automobilistiche per non perdere quote di mercato, proseguono nella vendita a condizioni vantaggiose per l’acquirente, a spese ovviamente dei margini.
Oggi comunque l’attenzione era concentrata sul formidabile, ineguagliabile e chiarissimo salvataggio della Grecia. In sostanza il creditore ha promesso di salvare il debitore a condizione che quest’ultimo mangi un giorno si e tre no, al fine di risparmiare e magari guadagnarsi qualche soldino in più con qualche lavoro extra.
Fossi io il popolo greco, col cavolo che gli farei i sacrifici!!! Che colpa ne ha il popolo, quando a questa situazione la Grecia ci è arrivata grazie alla cattiva amministrazione, alla corruzione e soprattutto all’inganno? La soluzione più semplice è quella della rinegoziazione del debito e niente più. Gli investitori che hanno voluto accollarsi il premio di rischio ben indicato dal mercato da molti mesi, perderanno parte della loro scommessa, le banche impareranno a dar credito e così nuovo giro e altra corsa……non ci vedo niente di male, altrimenti non avrebbe senso il mercato stesso.
I mercati a tutto questo sembrano guardare, tanto è vero che oggi non ho visto proprio un sentiment alle stelle, nonostante le dichiarazioni trionfalistiche, anzi se guardo a cosa sta facendo l’oro e anche il petrolio (spinto oltretutto dal disastro econologico nel Golfo del Messico), mi viene da pensare che la parola d’ordine sia quella di trovare rifugio in beni materiali, più che in carta di debito.
Guardando all’indice italiano desidero che osserviate qui a fianco i numerosi tentativi di tenuta che si stanno manifestando a ridosso della trendline di lungo periodo passante per quota 21350. Sono mesi che ho tracciato questa trendline, che rappresenta l’ultima spiaggia per considerare il mercato ancora in fase rialzista. La rottura di questo livello aprirebbe la strada verso l’obiettivo di 20000 nel breve. Oggi inoltre è stata la quinta seduta al di sotto della media a 200 giorni.
oggi, ore 15.15<br />borse giù del 3%<br />euro giù dell'1%<br />oro su<br /><br />come disse il ministro Formica ( chi se lo ricoda?) <br />come mettere merda nel ventilatore<br />e vaiiiiiiii<br />ciao Andrea<br />Daniele
Daniele sei un grande…………..