Titolo quasi trionfalistico: il debito dell’Italia superato da quello tedesco di 1,5 mld.
Peccato che il Pil della Germania sia quasi il doppio di quello nostro e che forse da un punto di vista di prospettive e solidità economiche ci siano timide differenze.
E’ come se il sig. Rossi che guadagna 40.000 euro l’anno a fronte di un debito di 45.000 fosse soddisfatto di avere un debito inferiore di 100 euro del sig. Bianchi che ne guadagna 75.000.
Fossi il sig. Rossi andrei subito da uno psicologo al fine di curare il mio atteggiamento o rivedrei dalla A alla Z i principi fondamentali dell’aritmetica.
Solo fra le righe si sottolinea il fatto che il nostro debito è pari al 115% del Pil contro il 75% della Germania. Non capisco francamente come si guardi alla Spagna come il prossimo pericolo (salto volutamente il Portogallo) del debito pubblico quando il suo rapporto è ancora ben lontano dal 100%, senza preoccuparsi dell’Italia.
I professorini ci diranno che nel 2009 il nostro deficit è stato del 5,5% del Pil contro livelli ben superiori per Spagna, Francia o Germania.
E ci credo…..!!! Le nostre banche non sono state aiutate, in quanto considerate meglio patrimonializzate e meno esposte rispetto alle altre, per non parlare delle aziende che guidano la nostra economia, costrette a sopravvivere ad un costo del lavoro ormai insopportabile. Gli altri paesi invece sono dovuti intervenire massicciamente per aiutare il sistema bancario e le stesse aziende attraverso incentivi concreti.
La virtuosità della dinamica del nostro debito è quindi semplicemente contorta.
I prossimi due anni saranno invece quelli della verità. I paesi che comunque hanno aiutato il sistema bancario, se le cose andranno nel verso giusto, potranno monetizzare in ogni caso gli investimenti fatti in conto capitale, l’Italia no. Le prospettive di crescita sono completamente diverse ad esempio dalla Germania o dalla Francia.
Pensiamo per un attimo allo spessore economico di questi due paesi e confrontiamolo con il processo di deterioramento che la bell’Italia sta vivendo da oltre un decennio. La forza del nostro paese può essere individuata nel risparmio è vero, ma lo stesso va nella direzione in cui vi sono le maggiori opportunità in termini di rapporto rischio/rendimento, non per forza in Bot o Btp, qualora le prospettive preoccupassero.
Vi siete domandati perchè la Germania non vuole aiutare la Grecia a queste condizioni e l’Italia si?
Si respira un’aria strana…..alla prossima.
5.5% ci crede solo il ministro 3condoni…….