Dopo la Grecia viene il Portogallo. Guardando alla forza comparativa dei mercati azionari europei noto come la borsa portoghese abbia perduto posizioni importanti nei confronti dell’Eurostoxx. Addirittura l’Ibex risulta in progressione rispetto al PSI20.
Sulle principali borse prendono corpo le divergenze ribassiste viste sugli indici di momentum qualche giorno fa. Gli altri indicatori convergono verso una fase di correzione decisa. Pertanto reazioni verso l’alto sono da considerare tentativi inutili di ripresa.
A livello di debito pubblico il Portogallo non presenta i pericoli della Grecia. In questo caso siamo a circa l’80% del Pil contro l’oltre 120% della Grecia. Le dimensioni economiche sono pressochè identiche e per tali vulnerabili a eventuali turbolenze. Il Portogallo comunque presenta un deficit pari al 9% del Pil…..niente male no?
Per il momento la debolezza della borsa portoghese è solo da ricercare nelle difficoltà della Grecia, che nel passare dei giorni si vanno sempre più concretizzando.
E’ chiaro che in presenza di un deterioramento della situazione greca sarebbe facile conoscere la prossima vittima della speculazione.
Leggevo che in un in’intervista, il presidente della Bundesbank ha sottolineato il fatto che per la Grecia occorreranno molti più aiuti di quelli già stanziati e che il problema principale non è tanto il fallimento del paese, quanto il collegamento del canale bancario legato ad esso. Quantifare il tutto, sempre secondo il presidente, è molto difficile. Il fatto certo è che ci troveremmo difronte ad una secondo Lehman.
Riguardo all’Italia stiamo pur tranquilli, siamo in piena ripresa, lo ha detto ieri sera Vespa a Porta a Porta: “mi trovavo alla Fiera del Mobile a Milano e sono rimasto esterefatto dalla gente che lo frequentava, oltre che dal design italiano”. Peccato che gli stessi milanesi aspettano con ansia la settimana dedicata al mobile (unico evento che ancora permette qualche entrata) e che il caos fosse anche determinato dai problemi legati al trasporto aereo. Riguardo al design credo che il valore sia limitato alla sola bellezza più che alla sua commercializzazione, visto che grazie alla megaglobalizzazione del nuovo millennio ci penserà la Cina a rovinare il mercato che il nostro know-how si meriterebbe.
Ci sarà anche debolezza di Grecia e Portogallo o debiti in crisi come UK, Irlanda, Italia…ma, volenti o nolenti, la borsa usa sta salendo, anche quella tedesca, e quella cinese etc. etc. Dire che l'economia sta implodendo non mi sembra proprio azzeccata. Ed oramai tutto ciò che era catastrofismo è stato un boomerang mortale a chi ci credeva; non sarà euforia, ma rialzo costante sì; perciò
"DACCORDISSIMO" con te Luca sul fatto che non dobbiamo "catastrofizzare".<br />I problemi purtroppo ci sono e far finta di niente non contribuirebbe certo alla nostra consapevolezza delle cose, nel momento in cui decidiamo o impostiamo una strategia.
parlavi di sterlina inglese…..<br />BEI in sterline?<br />Grazie. Edgardo