L’indice italiano, che pur rimane in un contesto di maggior debolezza, rispetto agli altri europei, ha superato oggi anche la media a 55 gg passante a 22340.
Come possiamo vedere dal grafico, la tendenza da ottobre è ben compresa all’interno di un canale discendente, la cui resistenza è situata a 23700. La reazione avvenuta da quota 20500/20800 ha confermato nettamente la linea rialzista di Gann di lungo periodo, il cui supporto dinamico è adesso situato a 20300.
La reazione ininterrotta dal primo di marzo ha ribaltato totalmente gli indicatori di breve periodo. In termini di forza comparativa, anche se lo scenario si conferma debole rispetto agli altri europei, sono presenti segnali di recupero del gap.
Come possiamo vedere dal grafico a fianco, infatti, la rottura del supporto indicato non ha avuto gli effetti attesi, ma addirittura l’allarme sembra in fase di rientro.
La direzionalità di breve è in aumento, mentre quella di lungo ha arrestato la caduta. Ci troviamo pertanto difronte a quelle fasi da non sottovalutare assolutamente, in quanto da piccoli segnali potrebbero nascerne successivi più forti.
Al momento l’atteggiamento che manterrei su questi mercati è assolutamente neutro, in considerazione del miglioramento del quadro tecnico rispetto a due settimane fa. Sarei ancora molto prudente nel valutare atteggiamenti aggressivi, vista l’assenza di direzionalità di lungo e di conseguenza la forte imprevedibilità del mercato. I volumi inoltre sono piuttosto bassi e tali da considerare un’alta vulnerabilità ad eventi esogeni. Non dimentichiamo inoltre che il Macd settimanale muove ancora in una posizione di vendita, nonostante il rialzo di questi giorni, come ben evidenziato dal grafico a fianco.
I motivi di tale miglioramento dove vanno ricercati? Non certo sullo scenario economico, ma solo ed esclusivamente nel contesto della liquidità, che come ho detto da giorni non ha molte alternative di impiego.
Inoltre si avvicinano le scadenze delle tre streghe, previste per venerdì 19 marzo, mentre il giorno 16 ci sarà la decisione Fed sui tassi.
Per quanto riguarda proprio i tassi o meglio gli investimenti obbligazionari, esistono tutte le condizioni logiche per abbassare la duration.
In particolare le obbligazioni legate al differenziale 2/10 anni, le famose Cms sembrano non scontare affatto un rischio di riduzione dello spread.
Personalmente non andrei oltre una durata superiore ai 5 anni, mentre sul lungo periodo considererei quelli legati all’inflazione, anche se in questi giorni non sono stati certo a guardare.
Ciao Andrea.1) Neutro significa avere in % quanto short? 2)Hai abbandonato definitivamente le ipotesi peggiori di eurostoxx a 1800/1600 etc?La volontà di mantenere a lungo la liquidità presente,potrebbe far lievitare costantemente i mercati azionari, anche senza sosta?grazie. Fausto
inoltre, che ne pensi dell'articolo di WSI : IL PROTEGE DI ROUBINI: 'IN ARRIVO UN'ONDATA INFLATIVA' ? Riguardo dunque alla rivalutazione degli assets azionari? Fausto
Stamattina levataccia<br />Neutro significa neutro, almeno per chi opera nel breve e per chi non si vuole accollare particolari rischi. Il range più importante credo di averlo descritto più volte: 6150/5450 dax e 23750/20300 FtseMib. <br />Credo di essere stato piuttosto chiaro nel post di domenica, riguardo al problema inflazione.<br />Inflazione significa tassi alti in futuro con tutto il bene