Qui a fianco possiamo osservare l’indicatore di direzionalità giornaliera dell’indice Dow Jones. La tendenza del medesimo da molti mesi è al ribasso e ben compresa al di sotto della trendline tracciata di viola. Questo significa in sostanza che ci troviamo ancora in una fase di congestione e che per il momento non assistiamo ad accelerazioni definite, ma solo a tentativi che nei giorni successivi vengono frenati decisamente. Ciò non significa comunque che non dobbiamo mantenere una posizione di allarme. Situazione molto simile si registra per i mercati europei ad eccezione di Spagna, Portogallo e Italia. In questo caso infatti i tre mercati hanno dato già segnali di accelerazione di direzionalità sul breve. Saranno i pionieri, oppure i grandi mercati richiameranno in qualche modo i piccoli? Generalmente le crisi partono dal basso.
Come possiamo vedere dal grafico a fianco l’indice Dow Jones, per gli amanti della teoria di Ross (molto efficace a mio modesto parere, per riconoscere le fasi di inversione) ha completato una figura di 1,2,3, che verrebbe annullata solo con la rottura di 10320, resistenza indicata dalla linea orizzontale di colore blu. Conferme di proseguimento della fase ribassista si avrebbero sotto la soglia di 9970. Nel frattempo in questi giorni il quadro di medio periodo si è deteriorato, in quanto la media a 21 giorni ha incrociato chiaramente al ribasso quella a 55, situata a 10385. Pertanto direi che eventuali segnali positivi, o meglio di tenuta, arriverebbero al superamento di tale soglia.
La rottura di 9970 darebbe luogo ad un avvicinamento alla media a 200 gg passante a 9530. Come possiamo intuire pertanto, il mercato americano ha tenuto decisamente meglio di quello europeo, caratterizzato dai problemi ormai noti. Guardando invece la carta settimana ho notato che l’indice Dow Jones presenta ancora direzionalità elevata. Gli indicatori di lungo periodo si trovano in posizione riflessiva e sono tali da ritenere basse le probabilità di reazioni verso l’alto. Quota 10320/10380 è un’area comunque molto forte: essa rappresentava il 50% di reazione del ribasso subito da fine 2007. Il superamento di questo livello sembra essersi rivelata una “bull-trap”. E’ chiaro che tale considerazione assumerebbe valore alla rottura di 9970.