“Resta sottinteso l’esigenza di privilegiare titoli a tripla A, in quanto sugli altri la situazione potrebbe rivelarsi ben peggiore, qualora i rendimenti si risvegliassero dai livelli attuali. Non oso pensare alle conseguenze di un rialzo dei tassi per paesi come la Grecia, l’Italia o la Spagna“. Questo è quanto riportato alla fine delle mie previsioni sui Bond fatte a fine 2009. Purtroppo i tassi stanno salendo nelle aree dei paesi più deboli, grazie all’ipotesi due che formulavo e cioè quella relativa alla credibilità. Fatta eccezione per la Grecia sulla quale mi sono soffermato molte volte e il cui proplema debito mi sembra tutt’altro che risolvibile, per gli altri paesi considerati più deboli non trovo tanta differenza se guardo ai numeri degli Stati Uniti. Per il momento non voglio assolutamente giudicare quanto sta accadendo in questi giorni ma solo pormi una domanda: a chi sta giovando questa nuova crisi legata ai titoli di Stato meno apprezzati dalle agenzie di rating? La risposta sta esattamente nel grafico a fianco. Da quando è aumentata l’avversione al rischio per i paesi a basso rating (giustamente dico io) a trarne beneficio sono stati principalmente quelli che nei prossimi mesi dovranno emettere fiumi di nuovo debito pubblico, in particolar modo gli Stati Uniti. Il T-Bond ad esempio ha visto una discesa dei rendimenti di 30 centesimi, spianando adesso la strada in favore di nuovi collocamenti. La cifra da collocare nei prossimi dodici mesi è molto elevata. La riflessione a questo punto è quella se considerare quest’ultimo degno della tripla A oppure no. Gli Stati Uniti a differenza dell’Europa presentano molti margini di miglioramento se consideriamo il regime fiscale attuale. Basti pensare per fare un solo esempio a come è tassata la benzina rispetto all’Europa o alle possibilità di dedurre dagli imponibili qualsiasi voce di spesa. Stessa cosa dicasi per l’Inghilterra. Non diciamo poi quale sia la pressione fiscale per i redditi medio alti. In questo caso l’Europa non ha gli stessi margini di manovra. Per il momento Obama sta prendendo di mira il settore finanziario, in quanto tale mossa porterebbe fra le altre cose, un aumento di consensi rispetto a quelli attuali. Successivamente, la scelta di colpire i redditi medio alti sarà inevitabile al fine di ridurre velocemente il deficit. Ad oggi comunque la credibilità del debito Usa è in aumento, rispetto alle altre opportunità di investimento (io ho sempre e comunque optato per i sovranazionali in quanto garantiti da più stati e meno condizionati da scelte politiche), grazie alla crisi di questi giorni. Una volta passato questo, visto anche un probabile risveglio dei tassi a breve fra qualche mese, sarà necessario anche per i paesi a tripla A dare la necessaria credibilità ai mercati attraverso programmi fiscali molto chiari che si scontreranno con gli interessi dei mercati azionari.
Per quanto riguarda i mercati, qualcuno mi chiede come apriranno domani. A leggere i giornali, vi capisco, in quanto molti si dividono nettamente sugli scenari futuri. Io dico non lo so e non lo potrei sapere, anche se uno scenario mi sembra di averlo già pubblicato. Non posso rimanere tuttavia indifferente alle c…..te sparate ad inizio anno dalla totalità delle società di gestione che avevano in mano oltre oltre il 50% del mercato. Leggendo le previsioni (all’interno dei vari siti delle società stesse) per il 2010 ho percepito un ottimismo sfrenato, che mi fa supporre a posizioni eccessivamente rialziste, che in qualche modo dovranno essere smaltite, causa probabili riscatti. Pertanto o assisteremo ad una ripartenza violenta, che ritengo poco probabile oppure molti investitori cercheranno di diminuire il rischio spostando la liquidità da azionari o fondi speculativi a quelli aventi una bassa deviazione standard.
Quindi, cosa significa secondo te il recupero dai minimi dei mercati americani di venerdì?Francesco
Non do particolarmente peso al recupero di venerdì del Dow Jones, come penso del resto che un minimo di tentativo di risalita sui mercati europei (messi senza dubbio peggio)ci sarà tra lunedì e martedì. Comunque la tendenza è decisamente peggiorata per tutti.
A quelli che dicono che questa è solo una fase di accettabile storno dopo la forta salita da marzo 2009, tu rispondi con le tue previsioni (scenari ben più ribassisti) o pensi di…. ricrederti(almeno in parte)?
Perchè mi devo ricredere? Perchè forse qualcuno più meritevole di me parla di correzione tecnica? L'analisi che ho formulato è molto tempo che la meditavo, ma non esendoci segnali la trovavo inutile affrontare. Francamente mi auguro che non si avveri, ma intanto trovo doveroso e almeno costruttivo fare una specie di stress test. Vedremo poi in questi giorni l'applicabilità di tale