Come vi avevo promesso, ho dedicato qualche ora in più del mio tempo per elaborare una strategia di lungo periodo.
Ebbene: vi confesso che mi resta difficile optare in favore di un mercato al rialzo. E’ vero la componente tecnica ancora ci dice di stare tranquilli, di non allarmarsi e soprattutto di non azzardare (verbo che a me non piace). Tuttavia questa componente tecnica non è altro che il risultato di mercati altamente manipolati. A questo punto avrete sicuramente da obiettare, ma in questo caso sono i fatti a parlare chiaro:
1) L’acquisto della Fed di MBS pari a 1350 mld di dollari ormai in dirittura d’arrivo, non è il frutto di una domanda naturale volta a soddisfare una strategia di lungo, ma solo un’arma non convenzionale per evitare il fallimento di alcune grosse banche.
2) L’acquisto di corporate da parte di istituzionali non deriva dal fatto che le aziende presentano un rischio default al minimo storico, bensì dall’esigenza di impiegare in qualche modo il denaro che altrimenti sarebbe infruttifero a causa del livello ZERO TASSI. Inoltre molte istituzioni hanno emesso obbligazioni garantite dallo stato il che non è detto che le altre in circolazione lo siano, nonostante la riduzione degli spread.
3) Che la Fed o che le banche centrali in generale (BOJ ad esempio) siano intervenute, direttamente a sostegno del mercato azionario, non è una novità.
E adesso le proiezioni
Detto questo quindi sarei un perfetto idiota se dicessi di avere la verità in mano, in presenza di una situazione tecnica ancora neutro/positiva sul lungo.
Lo sarei ancora di più, tuttavia, se non mi ponessi dei traguardi negativi/positivi utili a capire quali possano essere i rischi connessi a lavorare sui mercati attuali.
In passato una teoria che mi ha aiutato molto nelle proiezioni di lungo periodo è quella di Elliott-Fibonacci. Sono molti mesi infatti, che leggendo a destra e a sinistra si ipotizzano catastrofi o che tutto andrà a rotoli, vista l’insussistenza di basi solide, come mercato immobiliare, finanziario, del lavoro e quanto altro ancora. Tuttavia nessuno si sbilancia nel quantificare il probabile danno. Pertanto da parte mia ho ipotizzato quelle che possono essere le potenzialità massime derivanti da uno scenario negativo.
Prendendo in esame quanto detto nelle previsioni di inizio anno e osservando quanto è successo fino ad oggi, pare che il mercato stia definendo in modo piuttosto chiaro un trend ribassista.
In ottica di lungo periodo infatti, abbiamo assistito ad un primo impulso negativo che ha portato l’Eurostoxx da 4570 (max di giugno 2007) a 1760 (min di marzo 2009) e ad una reazione contraria, tuttora in corso, il cui massimo si pone a 3044. Secondo la teoria di Elliott-Fibonacci mancherebbe pertanto una terza onda i cui obiettivi in base ai coefficienti di calcolo sono da indicare a 2380, 1970, 1640 e 1310.
Ricordo inoltre che i trend ribassisti generalmente si sviluppano a velocità ben superiore a quelli rialzisti, ragione per la quale obiettivi che oggi possono sembrare lontani, fra due o tre mesi, potrebbero non sembrarlo più. In caso di scenario negativo opterei comunque in favore dell’area 1310. Questo significa che opportunità per investimenti in ottica di lungo periodo li vedrei a ridosso di quell’area e non che mi devo precipitare a scommettere in favore di quel target. Ripeto: l’azzardo è il nemico principale della propria stabilità psicologica e soprattutto del proprio portafoglio.
Al momento vedo che nella fascia 2730/2860 vi è stata una nuova ondata di acquisti di molti investitori rimasti in sottopeso. La rottura di quota 2700 questa volta dovrebbe essere un primo segnale in favore dello scenario sopra descritto. In assenza di tale segnale inutile fasciarsi la testa. Spero di non aver stravolto i vostri piani, ma in borsa è meglio avere dei punti fermi, onde tenere la testa sopra le spalle. Ripeto, al momento il trend di lungo è neutro/positivo (grazie anche agli interventi suddetti), in quanto per accertarne il contrario dovremmo avere una rottura della media a 200 giorni (situata a 2700) ben posizionata in fase discendente.
Dopo un breve commento sui fatti del giorno.
ciao andrea.Rieccoci.Minimo al momento dell'eurstoxx a 2692.Quindi sforati i 2700 e rotta mm 200g.Il destino dell'indice sembra segnato, primo step a 2380 entro quando secondo te?Trend di lungo girato al ribasso dunque….<br />buona serata e sarò ripetitivo, ma … complimenti per le tue analisi, nessuna esclusa.<br />ciao,
Io mi sono posto un periodo di 6 mesi non proprio belli per il mercato. Quello che conta in queste fasi è il comportamento da tenere. L'azzardo è un cattivo amico…..sempre equilibrio in tutto quello che uno fa. Equilibrio sia quando va male sia quando va bene. I mercati si sono svegliati. Secondo la mia esperienza ti posso dire che quando avvengono rotture così violente, riferendomi a
ciao andrea e buon week end.Dopo il minimo di ieri a 2597 e la chiusura a 2647 (per merito però della mano truffaldina della fed che in 20 minuti ha risollevato il dj!!!), ritieni questa volta che il primo target a 2380 sia più vicino, in settimana magari?<br />grazie per la tua opinione….<br />buona domenica
Chissà forse ci arriviamo Lunedì…..NO davvero, non sono proprio in grado di fare previsioni del genere. L'unica cosa che ho capito in questo momento è che siamo passati dal timore per la crescita (e quindi incentivi economici a manetta)a quello della credibilità (sistemazione dei conti pubblici) dopo di che una volta contate le vittime inizierà probabilmente una nuova fase. Personalmente mi
buona domenica andrea.grazie per la risposta.Quando parli di "investire" intendi acquistare quindi solo long?<br />Lunedi sarebbe troppo, almeno 2-3 giorni….Comunque si son d'accordo che ora il problema è la credibilità.Davvero poca allo stato attuale.<br />grazie ancora e …. a domani.<br />buona domenica
Nel senso che per adesso eventuali acquisti di azioni non li vedo in ottica strategica, ma tattica o meglio di breve orizzonte temporale là dove si presentassero evidenti occasioni. Personalmente ho una visione short da Agosto ma non per questo ho trascurato eventuali opportunità che si sono manifestate in questo lasso di tempo. Non sono per le decisioni radicali sul mercato finanziario, bensì