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E’ stata una giornata a dir poco disastrosa per i Titoli di Stato greci e anche spagnoli. La borsa di Madrid ha lasciato sul terreno una perdita del 2,69 portando la performance da inizio anno a -7.52 contro il -5 di media delle altre europee. Di contro i prezzi di qualsiasi tipo di Bei, aventi un rating di tripla A, ben più veritiero di qualche grande Paese, hanno raggiunto livelli massimi di periodo, esprimendo tassi poco interessanti, in particolar modo per quelli a vita sotto i 6 anni. Ribadisco in ogni caso di privilegiare tali emittenti in quanto esistono titoli con meccanismi particolarmente interessanti, mentre non è del tutto chiaro il potenziale di assorbimento del mercato difronte alle emissioni dei paesi europei maggiormente in discussione. Il solito Roubini ha messo in guardia delle difficoltà che stanno affrontando Grecia e Spagna sotto l’aspetto della produttività e soprattutto dei conti pubblici. Credo che in questo blog siano stati gli unici paesi europei dei quali ho espresso le mie preoccupazioni. Credo in ogni caso che la Spagna, sia da preferire alla Grecia solo per il fatto che è meno esposta con i paesi dell’Est, tanto per citare un esempio.
Ieri vi è stata anche la riunione della Fed che ovviamente non ha fatto alcune variazione. La cosa che però mi ha più sorpreso è che per la prima volta abbiamo assistito ad un voto contrario di uno dei partecipanti. Questo ovviamente non significa che siamo difronte ad un cambiamento di politica monetaria, ma che qualche malumore all’interno del comitato sta nascendo. Gli elementi sui quali la Fed pone fiducia per un rafforzamento della ripresa sono da ricercare essenzialmente nei dati del lavoro, dove si è constatato un arresto del peggioramento. Si conferma invece che il livello delle scorte ha raggiunto un punto equilibrato. Pertanto mai come adesso, dico io, sarà essenziale sperare in una ripresa sostenuta dei consumi. Chi visse sperando………..beh avete capito quali siano le mie aspettative sui consumi futuri vero? Non credo che ci si possa inventare una nuova forma di credito per finanziare gli “impoveriti” consumatori. Se guardo ai grafici, unico termometro per valutare al meglio la vera situazione delle banche (i veri conti a mio parere non li conoscono nemmeno gli amministratori che sono al comando della nave), mi viene da pensare che qualcosa di pericoloso stia affacciandosi alla porta. Se gli indici generali si trovano ancora in una situazione di apparente tranquillità, la stessa cosa infatti non si può dire per il settore bancario e di riflesso per quello delle costruzioni, in quanto molti titoli di queste categoria si trovano chiaramente al di sotto delle rispettive medie mobili a 200 giorni. Sto ovviamente parlando dei mercati europei, mentre in Usa tale allarme non è ancora presente. Purtroppo ricordo perfettamente da che settori partì il ribasso del 2007.
Da un punto di vista tecnico molti indici si sono portati in situazione di direzionalità, ad esclusione dell’Eurostoxx del Dax e del Cac (guarda caso i paesi più forti a conferma dell’incertezza che incombe). Per tale ragione eventuali reazioni contrarie al movimento in atto dovrebbero rappresentare motivi di alleggerimento.
Titoli che presentano particolari segnali negativi: Fiat, Intesa e Italcementi.
Ringrazio pubblicamente l’unico che mi ha spinto a scrivere, come vi avevo promesso, attraverso una piccola donazione. E voi che aspettate?
Mi vien da ridere nel vedere come certi blog che sparavano ora le migliori opportunità di acquisto non siano neanche più facilmente "raggiungibili" e…vagano..un po' a tentoni. Complimenti, per ora.<br />Francesco
In 23 della mia più che sudata carriera lavorativa ne ho vista passare talmente tanta di quell'acqua che non mi meraviglio più di niente. I blog che più preferisco… vabbè li vedete in fondo a sinistra della home page, ma vi prego datemi una mano anche voi perchè se vado di questo passo…….