MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

In questi giorni ho notato che iniziano a spararle grosse cosicchè c’ho provato anch’io per attirare la vostra attenzione. Leggo da molte parti target e strategie che fanno pensare ad un momento irripetibile per comprare azioni. Vi giuro che le stesse cose le ho sentite e lette a settembre-ottobre del 2007, ossia, come dicono molti, alla vigilia della madre di tutte le crisi finanziarie. Tranquilli non sto annunciando nessun crollo, nessuna crisi finanziaria del tipo 2008, ma solo constatare che qualche scricchiolio è in atto e che allo stato attuale, caso mai dovessimo sbilanciarsi in previsioni (che difficilmente si avverano), saremmo più credibili e razionali se accendessimo l’allarme giallo e non abbagliare con la luce verde il parco buoi, al fine di manipolare il mercato e dire che tutto è ok. Guardo il telegiornale, più per interessarmi alle vicende angoscianti di Haiti, che alla stancante e deprimente politica e sento annunciare, con toni da vittoria della Coppa del Mondo, che il Fmi ha rivisto al rialzo la crescita del Pil italiano per l’anno 2010. Incuriosito mi domando a quanto possa aver portato questa benedetta crescita, ben supportata da incentivi di vario genere, forse sarà il 2 o 3 percento come stimato per gli Stati Uniti? La rabbia e il successivo “mavaffa” scattano automaticamente nel momento in cui viene annunciato un misero 1%, nemmeno sufficiente ad allinearsi alle previsioni più ottimistiche del governo, che indicano una crescita dell’1,5%. E così questo è il mondo dei media che già mi sembra di vederlo quando si divertirà ad annunciare: “oggi le borse hanno bruciato……….!!!!” con successiva creazione di panico e sconforto sulle già deprimenti giornate dell’onesto lavoratore. Speriamo di sbagliarci visto che non sto annunciando nessuna apocalisse finanziaria. La realtà è che molti ci credono al lavaggio mediatico, restando inconsapevoli del fatto che se gli Stati non avessero aumentato del 30% i rispettivi debiti pubblici, forse non saremmo nemmeno qui a commentare.

Di quali scricchiolii vi parlo?

1) Borse: rimanendo coerente con quanto detto, ritengo che tra il 18 e il 21 di gennaio vi siano buone probabilità dell’inizio di un nuovo ciclo, che rispetterebbe con buona attendibilità le fasi precedenti (sul SP500 tale ciclicità è ancora meglio definita). In questi giorni la direzionalità è a zero, l’indice ha cercato di risalire sopra la media a 21 giorni (a quota 2960) provocando una piccolissima bull-trap e successivo nuovo minimo di periodo, per la prima volta siamo sotto inizio anno. Gli indicatori inoltre convergono verso il basso. Ovviamente esistono supporti ancora importanti come descritto nel seguente post: https://www.moneyriskanalysis.com/blog/2010/01/18/analisi-mercati/ . Pertanto se è vero che non dobbiamo passare per “gufi” è altrettanto sensato affermare che non ci troviamo in una situazione irripetibile di acquisto. Qualora quest’ultimo scenario si verificasse, non mancherebbero i necessari indicatori tecnici e fondamentali per indivuarlo nel tempo a noi utile.

2) Valute: il quadro valutario ha alzato la cresta in termini di volatilità Una delle premesse per consentire ai mercati azionari di proseguire anche con una lenta crescita era sicuramente la stabilità valutaria, che spesso aiuta le aziende a pianificare meglio i propri equilibri commerciali.

3) Carry trade: anche se molti trascurano questo fattore non posso certo dimenticare le operazioni che andavano di moda fino a poche settimane fa ossia: indebitarsi in valuta debole con zero tassi e comprare asset di tutti i tipi: azioni e materie prime. Il grande Roubini (il cui nome lo associo scherzosamente al mago Houdini, per il modo con cui ci sorprende grazie e solo all’essere più lungimirante degli altri) all’inizio di novembre diceva: leggete il link http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/commenti-sole-24-ore/3-novembre-2009/crisi-economica-bolla-dollaro-debole_2.shtml. Letto questo perchè non credergli almeno per un 10%? Ci sono forse motivi per correre a sparare target da “Novella 2000” con tutto il rispetto per il settimanale e per le gentili signore che si distraggono per un momento dalla solita routine?

4) Obama: non credo che in questi giorni il Presidente stia facendo salti di gioia. Il consenso è diminuito per non dire crollato. Decisioni popolari, contrarie a Wall Street o meglio all’economia mondiale, potrebbero essere quasi obbligate. Che attendersi quindi? La bacchetta magica? La leva unica per riprendere il consenso popolare è prendere ai ricchi per ridistribuire a quel ceto medio caduto in disgrazia. Non vedo altra soluzione.

Ho voluto parlare degli scricchiolii più recenti, per non essere troppo noioso con i soliti temi legati ai mutui, al fatto che gli acquisti da parte della Fed sugli Mbs stanno per scadere, alla disoccupazione e relativi consumi, al sistema bancario in fase di stallo etc…..Non mi rimane altro quindi che augurarvi un buon proseguimento di giornata, ringraziandovi per aver sopportato quel minimo di sfogo.
Trimestrali Usa del 21 gennaio
GOOG (Nasdaq): Google al netto di voci straordinarie ha conseguito un utile per azione di 6,79$ contro attese di 6,48. I ricavi invece ammontano a 4,95 mld, perfettamente in linea con gli analisti.
WDC (Nyse): Western Digital Corp. annuncia un utile per azione di 1.85$ contro 6 centesimi dello stesso trimestre dell’anno precedente. Gli analisti si aspettavano 1,36 di utile per azione. Il fatturato è salito di oltre il 40% rispetto all’anno scorso a 2,6 mld di dollari. Sicuramente gli effetti della ristrutturazione hanno inciso, ma è altrettanto vero che le società che si riescono a guadagnare nicchie di mercato posso dare non poche soddisfazioni agli investitori.
Per oggi mi fermo qui, in quanto le trimestrali sono state veramente tante fra cui Goldman Sachs sulla quale, come del resto per tutte le banche, è assai inutile e complicato analizzare il bilancio senza essere nella stanza dei bottoni. Inutile quindi che perda del tempo…..mica c’ho scritto Giocondo.
Un breve commento alla chiusura dei mercati? Un punto a favore a chi ha seguito con il cervello Borsadocchiaperti. Buona notte.
Categories: Obama, Roubini, Scenari

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    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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