Il 2009 sarebbe stato l’anno più drammatico della storia se non ci fossero stati gli incentivi finanziari e fiscali, per un totale di 5000 mld di dollari, pari al 10% del Pil mondiale. Che cosa ne sarebbe stato del settore bancario? E di quello automobilistico insieme a tutto il suo indotto? La ricerca, che passi avrebbe fatto? Allora sì che avremmo visto la deflazione allo stato puro, la disoccupazione superare almeno il 15% negli Stati Uniti e molti Paesi dover dichiarare default. Attraverso questi interventi ci troviamo invece difronte ad un anno tutto sommato avaro di soddisfazioni, ma non anomalo, nel quale l’economia mondiale ha subìto solo un arresto, grazie ad una ripartenza nella seconda metà, che ha attenuato il forte calo dei primi sei mesi. I paesi più industrializzati sono stati quelli maggiormente penalizzati con una perdita del Pil in termini reali tra il 4 e il 5 percento, mentre gli emergenti hanno contribuito anche quest’anno ad attenuare la recessione. Prevedere il 2010 al momento, sarebbe un’impresa difficile anche per coloro che stanno dentro la stanza dei bottoni, come Bernake e Obama, i cui dati e mezzi a disposizione non sono i miei nè di qualsiasi altro che ha la pretesa di prevedere il futuro. Di questo ce ne dobbiamo noi tutti rendere conto. Tuttavia possiamo analizzare dei dati oggettivi sui quali formulare alcune opinioni, sempre che la logica abbia un senso per quanto riguarda il mercato azionario. La domanda di beni, nel Mondo non è certo aumentata, nonostante gli stimoli, in particolar modo negli Stati Uniti e in tutti quei paesi fortemente penalizzati da un sistema bancario sull’orlo del crack e da una disoccupazione che solo nelle ultime settimane ha visto un arresto da livelli che non si vedevano da quasi trent’anni. Ribadisco che se non ci fossero stati gli stimoli, con molta probabilità oggi non eravamo nemmeno a fare commenti con la dovuta serenità e lucidità. Osservando alcuni dati importanti come la propensione al risparmio e il tasso di ricchezza, possiamo tranquillamente affermare che i consumi privati in Usa saranno destinati a diminuire nell’ordine del 4% per i prossimi tre o quattro anni. Tale diminuzione, dovrebbe essere compensata in parte dalla Cina e dall’India i cui rispettivi pesi rispetto all’economia americana in termini di consumi sono pari ad 1/3 e 1/6. Pertanto i consumi in detti paesi dovrebbero crescere almeno nella misura del 10% in Cina e del 20% in India, senza contare che in Europa non avremo, con molta probabilità, consumi crescenti, grazie al fatto che il tasso di risparmio sarà destinato a salire a causa della restrizione del credito che dovrebbe perdurare sulle economie occidentali. Personalmente starei cauto nel confidare sulle economie emergenti, come se queste fino ad oggi non dipendessero almeno per il 50% dai consumi occidentali. Non va dimenticato, infatti, che gli ultimi mesi del 2009 sono stati migliori grazie alla ricostituzione delle scorte, di cui i paesi emergenti sono i principali produttori. Proviamo a vedere come dette economie reagirebbero a fronte di misure atte a salvaguardare l’occupazione americana o europea? Credo che per questo anno non dobbiamo dare niente per scontato, e questo grande ottimismo per le economie emergenti mi fa personalmente paura. La cosa che tuttavia mi fa più paura è l’aver letto sui principali giornali specializzati la mole di debito pubblico/privato americano, che ammonta ad oltre 50.000 mld di dollari (gli zeri sono corretti e i mld pure), pari a 4 volte il proprio Pil e uguale al Pil mondiale. Se a questo sommiamo l’Europa non ci vuole poi tanto a capire come si sia costruita la mole di derivati in giro per il Mondo pari a 300 mila mld. Osservando questi numeri, quale speranza posso avere per i prossimi dodici mesi di vedere i consumi salire o di rimanere poco sotto i livelli attuali? Sicuramente con gli incentivi sono stati anticipati consumi che si sarebbero verificati negli anni futuri. Pensiamo alle automobili oppure alle case comprate grazie al credito d’imposta riconosciuto dal Governo americano. Molti hanno accelerato i consumi e per i prossimi mesi o anni non sentiranno l’esigenza di cambiare l’auto oppure la casa. Detto questo, quindi, la mole presente tra debito pubblico e privato mi dice che i margini di intervento da parte degli Stati e del sistema bancario sono a dir poco inesistenti. Nei prossimi mesi vedremo una progressiva diminuzione degli interventi a sostegno del sistema economico. Misure volte a far credere che ci saranno incentivi ulteriori rischierano di rivelarsi promesse da marinaio. Se ridate una lettura alle previsioni dei bond per l’anno 2010 potete rendervi conto di quanto stia a cuore al momento più la necessità di essere credibili che il volere sorprendere con effetti speciali. Da un punto di vista economico il 2010 sarà quindi l’anno in cui l’economia dovrà iniziare a camminare senza le stampelle. Tra marzo e giugno verrà tolta la prima stampella, mentre per toglere la seconda sarà necessario vedere come il paziente reagirà. E’ chiaro che in presenza di una reazione negativa si allungherebbero i tempi, ma quali effetti ci sarebbero sulla credibilità del debito pubblico?
Per l’Italia il 2009 si chiude con un calo del Pil vicino al 5% e siccome le cose meglio non potevano andare si è pensato bene per l’inizio del 2010 di far scattare aumenti a go go, vedi gas, autostrade, assicurazioni, piccoli generi alimentari e per terminare anche il canone Rai. Questi, signori miei, sono i segnali della stagflazione di cui ho già parlato (https://www.moneyriskanalysis.com/blog/2009/10/18/anni-70/). Chiassà come saranno contenti coloro che alla fine del mese già non arrivavano con il proprio stipendio. Ho parlato dell’Italia ma non credo che da altri paesi sia diverso. Al momento la paura di perdere il posto di lavoro ha fatto sì che non ci fossero assolutamente rivendicazioni salariali. Sarà così anche nel 2010? Vedremo i nostri top manager sbandierare ancora una volta i loro archimedici risultati di bilancio, ottenuti grazie e solo alla razionalizzazione dei costi fino all’inverosimile?
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ottima analisi<br /><br />goldman by :<br />http://financialmarket-tradingefinanza.blogspot.com/
inanzitutto buon anno salute e auguri di buon lavoro.In questo clima di crisi piu' intelettuale che economico dove tutti vogliono dire la sua sei l'unico che riesce a trasmettere in sintonia con un pizzico di saggezza difficile da individualizzare in questo momento dove la praticita' insegna che nulla accade per niente non sono i dollari carta igienica che qualche ipocrita ipotizza
(AGI) – Atlanta, 3 gen. – Il presidente della Federal reserve, Ben Bernanke, e' sicuro che l'istituto centrale statunitense sapra' ritirare le misure di sostegno all'economia senza scossoni quando arrivera' il momento giusto. "Abbiamo una strategia molto solida", ha detto intervenendo a un incontro dell'American Economic Association. -<br /><br />QUINDI, niente
Andrea, sei un GRANDE<br />le tue analisi di inzio anno andrebbero incorniciate. E magari inviate a qualche economista del cavolo. O qualche gestore di fondi…..affondati<br />bravo!!!<br />Daniele
Daniele ti ringrazio di cuore, sei un incentivo per me. Ringrazio anche Zio Tom e tutti gli altri che hanno letto con attenzione. Di nuovo Buon anno a tutti
Here I am!Caro Falco,complimenti ancora x la tua skiettezza ed incisività! mi trovi praticamente in accordo su tutto.L'unico grande dubbio è quanto durerà questo giro di giostra visto ke sono stati alterati i normali parametri dell'Analisi Fondamentale Macro.Mah…ki lo sa….Cmq ,quali sono le fonti (presumibilmente italiane)dove si afferma ke il Debito Pubblico + Privato sia di 50.000
I dati relativi ai debiti americani li ho ripresi da un articolo de Il Sole 24 Ore della scorsa settimana, in cui si parlava tra le righe del situazione drammatica Usa. Sono già dei mesi che ogni tanto vengono riportati e che personalmente rileggo con quattro occhi. Probabile che con quell'ammontare si comprenda debiti pubblici, privati (mutui e prestiti personali) e di società. Sono molto
Grazie x la risposta.Cmq sono siti governativi statunitensi quelli a cui faccio riferimento(La cifra dei deriv. è confermata anke da JP).Neanke io mi fido di cifre sparate a casaccio giusto x impressionare.Resta il fatto ke la situazione è tragica ed operar in Borsa con i croupiers quali JP,Gold & C. è veramente difficile….da cardiopalma con stop trailing stretti ke spesso risultano
L'articolo a cui mi riferivo era del Sole tra il 23 e il 30 in cui si parlava fra le righe dei famosi 50 mila mld. Ho ritrovato poi un articolo del Corriere della Sera di inizio 2009 in cui si diceva che il debito privato e d'impresa ammontava al 175% del Pil. In questo modo ci si avvicina molto alla cifra se sommiamo quello pubblico. Chi sta peggio sotto quell'aspetto, ossia debito
Si lo so!e questo mi fa solo piacere,visto ke nn fanno altro ke guardare la pagliuzza negli okki degli altri,in special modo nei confronti dell'Italia.Questo xkè le lobby ebraike ke controllano l'editoria britannica(l'economist su tutti)vedono di cattivo okkio l'avvicinamento di Berlusca con Putin,con il kiaro intento di staccarsi dal legame arabo-statunitense.(la Libia è un mondo
Inoltre l'ITalia ha un patrimonio mobiliare e immobiliare(escluso il sommerso nn scudato) di oltre 8.500 miliardi di euro a fronte di un debito pubblico di 1.800.Onde ragion x cui l'Italia è tra le nazioni megli messe! Il 49% dei beni relativial Patrimonio dell'Umanità dell' Unesco appartiene al Belpaese.Quindi noi avremmo delle potenzialità enormi….Riassumendo:il convento è
Bravo Personal Trainer. Mezza GB è in mano agli sceicchi e non hanno il nostro Sole……e dico poco…..ma come si dice dalle mie parti….accidenta ai meglio!!!!
buongiorno a tutti,piacere di leggerti personal trainer,a marzo 2009 tutti si cakkavano,bancari fuori di testa , persone in fila a ritirare i quattro soldi e blog in tilt e' stato allora che ho fatto il tuo stesso ragionamento e pur in parte rischiando nel mio piccolo ho acquistato le piu' scaccionate azioni che dopo tutto mi hanno reso bene e sollevato nel lavoro in crisi in quanto
Caro Zio Tom, il mio blog non esisteva, in quanto è da soli 4 mesi scarsi che l'ho iniziato. Coloro che ricevevano i miei aggiornamenti però di potranno dire cosa scrivevo in quei periodi. Comunque nella mia esperienza non mi è mai piaciuto il "l'avevo detto e l'avevo fatto". Dico solo che la borsa in particolare spesso è il frutto di un insieme di componenti fra le quali la
Ciao caro ZIO Tom,ti ringrazio x il complimento ma credo di nn meritarlo particolarmente,nel senso ke le cose sono sotto gli okki di tutti,Bisogna avere solo un pò di buon senso x saperle interpretare.x ricchezza mal distribuita intendo:Question Mark:Secondo te siamo in "Una Vera Democrazia"?Nn è mai esistita nella storia del genere umano questa locuzione.Oligarkia è il termine madre
Falco hai ragione aggiungerei un po' di coraggio e fortuna come in tutte le cose nella vita chi non risckia non rosega.Personal trainer dai non lamentiamoci,i miseri sono quelli che possono aiutare il prossimo e non fanno un cxzxo non hanno capito niente con i loro tesori e torri innalzate pensano di essere diventati eterni i piu' forti e non si accorgono della loro stupida fragilita'.
Dubai docet Pers. Trainer
Grazie per il vs intervento costruttivo.