Premesso che io opto per la seconda ipotesi, questa settimana il mercato ha superato se stesso nel contraddire la logica che lo dovrebbe alimentare. Nonostante i dati occupazionali di venerdì scorso, la fiducia che cala sia in Europa che in Usa e un Pil europeo che cresce sotto le attese, si festeggia sui media televisivi, come se stessimo rivivendo il boom degli anni ’60. Roba da matti!!! Scusate, ma ogni tanto un minimo di sfogo ci vuole. Ebbene sì, le borse, per passare alla cronaca, hanno messo a segno un rialzo tra il 2 e il 3 percento nell’ottava appena trascorsa, con volumi in calo del 20%. La prossima settimana usciranno ulteriori dati economici, riguardanti il mese di ottobre, mentre una certa importanza la darei all’indice Philly Fed e al Leading indicator previsti per giovedì. L’assenza di reattività a fronte dei dati usciti, personalmente la imputo all’inesistenza di direzionalità. Ad esclusione della borsa americana, infatti, la maggior parte degli indici (in particolare Dax e Stoxx50) presentano indicatori che confermano assenza di tendenza. E’ chiaro che su questi livelli si sia creato un punto di equilibrio nel quale i mercati stanno digerendo tutti gli eccessi vissuti negli ultimi dodici mesi. Del resto questo era l’obiettivo delle banche centrali, ossia riportare i livelli di volatilità su valori bassi, rendendo più credibile il mercato stesso. Dire che vi saranno buone possibilità per ulteriori balzi in avanti, lo trovo piuttosto imprudente. I mercati in questa settimana sono semplicemente risaliti a causa delle non decisioni del G20, le quali, in qualche modo, hanno legalizzato la speculazione selvaggia che da tempo sta operando con una predisposizione al rischio molto elevata. Da un punto di vista tecnico ci troviamo in una situazione apparentemente migliore rispetto ad una settimana fa, in quanto per molti indici i supporti vitali sono stati mantenuti con conseguente ritorno sopra le medie di breve periodo. L’assenza di direzionalità tuttavia rende poco attendibili detti segnali e per tale ragione può risultare vincente, nel breve, una politica di trading molto stretto a fronte di tensioni positive o negative. La resistenza dell’Eurostoxx di 2840 la scorsa settimana è stata superata. Una rottura di 2910 dovrebbe imprimere ulteriori segnali di forza per target 2950/3000 e 3170. Sotto quota 2840 al contrario attendo ritorno 2700. Personalmente cerco di ridurre ai minimi termini l’operatività in un contesto come questo (assenza di direzione), considerando magari altri temi come l’oro il cui etf si è portato stabilmente sopra i 10 euro. Se faccio una comparazione tra il gold-future e l’indice stoxx50 non ho dubbi nel preferire il primo. Attualmente il gold lo preferisco all’argento in quanto quest’ultimo correlato anche con il ciclo economico, che a me non pare così forte come lo descrivono i media-tv.
Sul fronte delle valute è da segnalare ancora la forza estrema del Dollaro australiano, l’allarme decisamente rientrato sul Fiorino ungherese e la persistente debolezza del Dollaro Usa, in particolar modo contro lo Yen. Il cross eurodollaro si muove all’interno di un range 1,5080/1,4720. In assenza di fuoriuscita da detto range inutile fare previsioni.
Per quanto riguarda titoli sui quali ci sono segnali di forza, vedo Atlantia e Terna. Nella settimana scorsa in forte ribasso Maire Tecnimont che a quota 2,40 circa mostra comunque livelli di prezzo interessanti in considerazione del portafoglio ordini cresciuto oltre i 5 mld di euro a fronte di 2,6 mld di fatturato.
Leggevo anche analisitecnica.investireoggi.it <br /><br />http://analisitecnica.investireoggi.it/ftse-mib-future-11112009-2544.html<br />http://analisitecnica.investireoggi.it/ftse-mib-future-10112009-2509.html<br />http://analisitecnica.investireoggi.it/ftse-mib-future-09112009-2492.html<br /><br />Qualche spunto interessante? Fausto
PRE-COMA NON SIGNIFICA QUINDI DISCESA DELLE QUOTAZIONI ?
X FAUSTO. Non posso commentare il blog di analisi tecnica che tu mi hai segnalato. Credo sia più semplice interpretare gli astri che l'analisi tecnica fatta in quel modo.
Pre-coma significa la parola stessa. Fase antecedente lo stato di coma. Più difficile sapere l'intervallo che intercorre tra adesso e il coma. L'importante è non fare fesserie in questa fase. Fase che oltretutto è accompagnata da un direzionalità di mercato molto bassa.
E' ancora valida l'ipotesi testa e spalle su Eurostoxx?