I dati fondamentali usciti nella precedente settimana parlano da soli. La ripresa è nuovamente in discussione. Non solo la disoccupazione è nuovamente in salita, ma anche gli immobili arrestano improvvisamente la fase di miglioramento. Le case invendute sono risultate infatti in aumento del 6% contro previsioni dell’1%. Si ma le imprese vivono una realta diversa! Potrebbero obiettare i facili ottimisti. Eccovi serviti con il Napm, ordini beni durevoli e fiducia dei consumatori che dovrebbe rappresentare il principale polmone della ripresa. Tutti questi dati, di importanza vitale hanno sorpreso per la loro negatività. In particolare preoccupa lo stato dei consumi, destinati ad imitare quanto accaduto in Giappone nel periodo post crisi con la differenza che gli Stati Uniti fino ad oggi non confidavano nell’export. Come potete vedere dal grafico dell’Eurostoxx descritto sopra, sembra da pochi giorni finito il ciclo positivo. Il prossimo, iniziato non nel migliore dei modi ci dovrebbe accompagnare fino agli inizi di Febbraio. Il quadro delle medie mobili presenta sempre una configurazione rialzista anche se la media a 21 giorni è stata perforata a 2845. La permanenza dell’indice per almeno tre giorni sotto tale livello dovrebbe confermare l’inizio di un ciclo ribassista. Preoccupazioni più rilevanti si avrebbero invece alla rottura di 2650 punto sul quale sono situati supporti vitali. La scorsa settimana avevo messo in guardia su come la borsa di Tokio stesse anticipando la rottura del canale rialzista degli ultimi sei mesi. L’indice Eurostoxx insieme al Nasdaq sembra al momento quello più lontano dal supporto, mentre l’indice SP500 si trova solo ad un passo dalla rottura, situata a 1010.
In ogni caso qui sotto potete vedere come dopo non poche esitazioni gli indicatori giornalieri abbiano girato decisamente:
MACD
MOMENTUM
Da un punto di vista di lungo periodo il mercato deve essere considerato ancora bullish, in quanto, il limite sotto il quale scatteranno cambiamenti evidenti di strategia, da parte di investitori istituzionali, si avranno solo alla rottura di 2650/2600. La mia strategia operativa, rimane moderatamente al ribasso per incrementi sotto 2650 confermato.
Aggiornamento del 6 ottobre 2009: seduta a senso unico per i mercati azionari che proseguono la fase di recupero iniziata ieri. L’indice Stoxx 50 presenta in quota 2860 un livello che se non superato oggi darebbe luogo ad una conferma di arresto della tendenza rialzista di medio. La banca centrale australiana ha alzato i tassi al 3,25 alimentando ulteriormente le operazioni di carry-trade. A farne le spese principalmente è la Sterlina e il Dollaro. A guidare i listini al rialzo sono principalmente le banche destinate in gran parte a ricapitalizzarsi sul mercato. Oggi troviamo una conferma in Societè Generale che ha annunciato un’operazione per oltrte 4 mld di euro. Segnali positivi sull’Oro con l’Etf salito oltre la resistenza di 9,40. Seguo da vicino anche quello sul Natural Gas il cui target probabile sembra quota 0,46.
