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Dow Jones Eurostoxx 50 (2715): nei giorni scorsi e in tempi non sospetti avevo indicato in quota 2800 come il traguardo più importante del ciclo rialzista di medio periodo. A dire il vero quasi cinque mesi fa avevo indicato nel livello di 2900 l’obiettivo massimo a 18 mesi. Questo per avere un’idea di quanto il mercato abbia superato se stesso, bruciando, alla velocità della luce, tappe essenziali per ricreare quegli equilibri di stabilità necessari a renderlo efficiente. Invece per la serie, la politica dell’uovo oggi e del tutto e subito, il “burattinaio” non ha esitato ad esasperare ancora una volta i movimenti di mercato, creando quindi non poche difficoltà per stabilire quale sia il vero punto di equilibrio in ottica di lungo termine. Alla luce di quanto visto in questi giorni e del comportamento dei principali indicatori veloci esistono buone possibilità per pensare ad un esaurimento del ciclo di medio periodo. La correzione da quota 2800 dell’indice è stata violenta. L’importanza di tale resistenza è determinata dal fatto che per molti giorni le quotazioni si sono mosse intorno alla stessa senza esprimere ulteriori segnali di accelerazione. Con la chiusura di ieri è stata intaccata la media di breve periodo a 2715 mentre quella di medio (probabile prossimo obiettivo) è situata a 2550. Al momento quindi sta pagando un atteggiamento neutro sul mercato come suggerito precedentemente, rinunciando a quei movimenti da gossip, tanto attraenti quanto pericolosi. Ovviamente trovandoci di fronte ad un cambiamento in negativo del mercato suggerisco nuovamente di non avventurarsi in acquisti a lungo raggio, ma piuttosto di valutare un posizionamento timidamente short che potrebbe rafforzarsi con il passare delle settimane. La domanda che sorgerà spontanea sarà: quando sarà il caso di incrementare eventuali posizioni al ribasso? Le scommesse fanno parte del gioco. Una decisione di aggredire al ribasso il mercato sulla base di questi primi segnali sarebbe del tutto affrettata, quindi da valutare come una scommessa e non come una strategia ponderata. Perchè il mercato possa davvero intraprendere un’impostazione ribassista (scenario le cui possibilità sono in aumento) occorrerà una convergenza degli indicatori settimanali che arriverà solo al di sotto del supporto di 2470. Se infatti guardo il macd settimanale non ho ancora elementi per pensare ad un cambio di ciclo (anche se la mente mi fa pensare a questo) e siccome la sua attendibilità in passato si è rivelata altissima mi devo attenere a ciò e attendere senza farmi prendere dal fattore “A” (avidità). Visto comunque l’aumento delle possibilità di inversione dell’indice di seguito analizzerò la situazione tecnica del Dax che da settimane risulta essere quello con la forza relativa più bassa. Livello di stop 2850.
GRAFICO STOXX 50
MACD STOXX 50 SETTIMANALE
DAX (5327): In questo caso la rottura della media a breve è stata più marcata ed è avvenuta a quota 5390. Il supporto (obiettivo) successivo è quindi situato a 5100 e 4940. In considerazione di segnali molto chiari sulla perdita di forza di questo mercato, ritengo che posizioni short su questo indice abbiano una pericolosità minore. Ovviamente, ripeto, stiamo parlando di brevissimo, in quanto non trovo differenza rispetto al precedente indice sullo scenario tecnico a lungo. Le mie considerazioni soggettive sulla configurazione a lungo dell’indice Dax le ho già fatte nel mese di Agosto in cui esistono buone possibilità che il rialzo avvenuto sia un formidabile bearish bull-market rally. Livello di stop 5700.
GRAFICO DAX
MACD SETTIMANALE DAX
FORZA COMPARATIVA DAX VS STOXX 50
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